08/2021

Risolvere i problemi giocando.

Novità
Strategia
Tempo di lettura:
5 min.

La soluzione per attrarre, coinvolgere e intrattenere.


Osservare la realtà o ascoltare le persone, sono azioni attive che rischiano spesso di essere interpretate come passive. L’esperienza di guardare un muro bianco non assomiglia a quella di guardare un albero che ondeggia nel vento e neanche a contemplare un tramonto. Allo stesso modo ascoltare chi non ci sta guardando negli occhi e ci parla senza mai fermarsi o senza modulare il tono di voce, ci fa sbadigliare e ci distrae.


Per catturare l’attenzione servono stimoli e la cosa funziona ancora meglio se si stratta di stimoli che ci coinvolgono e dettano implicitamente delle regole come in un gioco: il sole scomparirà all’orizzonte e noi l’aspetteremo, la persona che ci parla ad un tratto ci chiederà un parere, ci farà interagire, ci farà dire la nostra e questo modificherà il dialogo integrando il nostro contributo.


Il gioco è intorno a noi anche se non sempre lo codifichiamo come tale. Guidare un auto a volte è una grande scocciatura, vero, ma verifica in continuazione le nostre abilità, ci fa applicare regole e meccanismi. Ad esempio quando si verifica un imprevisto, testa la nostra capacità di improvvisare e questo ci dà una certa soddisfazione: “guarda come ho parcheggiato bene”, “ho schivato il ramo all’ultimo”, “ho fatto 70.000 chilometri quest’anno”. 


Se comunicare vuol dire “saper dire bene la verità” rispetto ad un prodotto, un servizio o un marchio, allora interagire e coinvolgere dovrebbe voler dire “saper comunicare e raccontare come in un gioco” rendendo piacevoli e sfidanti le esperienze, che si tratti di un sito, di un advergame, di una landing page mirata ad una donazione o di una procedura d’acquisto all’interno di un ecommerce.


Insomma, pensare in “modalità gioco” è un’attitudine che una volta acquisita diventa una lente con cui guardare il mondo per rendere più efficaci i processi che coinvolgono altre persone. 

Cosa caratterizza un gioco?


  1. Meccanica di gioco
  2. Impatto sensoriale
  3. Dialogo con l’utente
  4. Scalabilità

1. La meccanica di gioco


È l’insieme delle regole che governano il modo con cui viene fruita l’esperienza. Detta così sembra complicato ma basta fare qualche esempio: tutti sappiamo che per vedere un sito si deve “scrollare verso il basso”. Che cosa accadrà sullo schermo mentre l’utente fa questa semplice azione, come assecondarla o metterla in discussione, che cosa fargli cliccare e quando, quale sarà il testo che verrà letto per primo e quale invece richiederà un clic per essere approfondito; quello è lo slalom che chi realizza esperienze interattive con un'attitudine da game designer traccia per ogni utente del sito.

Lo fa perché l’esperienza diventi appagante e contemporaneamente racconti ciò che deve raccontare nel migliore dei modi. Farlo bene vuol dire sommare tante competenze: Visual design, UX/UI, game design, web development e così via.

Le meccaniche di gioco possono tradurre un meccanismo che funziona prendendolo dal reale, rielaborando meccaniche da giochi già esistenti, o possono proporre nuove regole che  attingono dal soggetto che deve essere raccontato.


2. Impatto sensoriale

Fare ingrandire un pulsante al mouseover per invogliare il clic (in un gioco, in una landing page, in un sito) è un classico ma è importante sapere che chi progetta esperienze interattive dedica cura e attenzione anche ad un dettaglio come questo. La velocità di ingrandimento, l’eventuale azione sul colore o sullo spessore del bordo, il modo con cui verrà percepito quell’effetto, ha a che fare con la cura dell’impatto sensoriale che si vuole creare nell’utente.

A seconda dell’esperienza, quindi del gioco, è richiesta una coerenza di ogni feedback visivo o uditivo (e nel mobile anche fisico, grazie alla vibrazione o all’uso degli accelerometri). Molti ricordano la prima volta che hanno fatto scorrere le copertine dei dischi su Itunes, il loro decelerare restando sempre e comunque visibili e selezionabili. Altre volte, ed è difficile trovare un perché, a parità di design, un’applicazione ci risulta piacevole ed intuitiva mentre un’altra non ci soddisfa, non fa per noi.

Curare ogni aspetto, rendere gommosi e organici certi effetti, rendere altri taglienti e immediati, è un gioco da affidare a chi fa giochi perché progetta quotidianamente media che dedicano gran parte delle energie alle azioni e al feedback sensoriali provati dall’utente. Drammatiche, divertenti, piacevoli, rilassanti, le sensazioni sono quello che ci tocca davvero nel profondo.

3. Dialogo con l’utente

Ogni giocatore di solito è molto contento di avere feedback su come sta giocando, si pensi allo “score” - il punteggio - o ad un “level-up” - il passaggio di livello. Un po’ come quando si parla in pubblico: è un sollievo ricevere un applauso o anche solo dei “segni di approvazione”. Ci dà motivazione, ci rilassa, oppure alza il livello della sfida ma soprattutto, mette dei paletti che risolvono la massima fonte di ansia umana: l’inesorabile scorrere del tempo.

Sapere che si ha completato bene un’azione, sapere di averne completate un certo numero, avere davanti a noi una nuova sfida, alzare il livello della difficoltà o anche progredire nella complessità perché si è imparato ciò che serve per andare avanti, sono meccanismi che ritroviamo nell’insegnamento, nella narrazione e ovviamente nella vita.

Possiamo prendere in prestito gli achievements dai videogiochi e introdurli nell’e-commerce: hai comprato il tuo primo “coso”, ne hai comprati 5 in un mese, hai completato una combinazione (a titolo di esempio: maglia + pantaloncini + scarpe). Gli achievements portano all’attenzione dell’utente una serie di cose fatte e una serie di sfide che devono essere ancora completate. Può diventare una dinamica determinante per migliorare il coinvolgimento rispetto agli utenti di ritorno.

Stessa cosa vale per il badging, ovvero “la qualifica del livello raggiunto dall’utente” all’interno della nostra esperienza. Essere un utente gold e “sbloccare” eventuali nuove potenzialità siano esse commerciali (nuovi sconti, prodotti dedicati e custom), o nuove funzionalità di interazione (poter commentare le recensioni di altri utenti, poter inserire recensioni speciali) sono dinamiche che offrono nuove funzionalità ed esperienze, mostrano all’utente una crescita nel tempo, un ruolo che evolve stimolando un dialogo aperto in entrambe le direzioni.

4. Scalabilità


Nell'informatica è un concetto chiaro ma è bene ribadire quanto sia importante pensare ogni attività, ogni racconto e ogni supporto digitale, in modo che possa essere esteso, modificato e replicato, mantenendo la propria identità e proponendo a chi lo fruisce una nuova versione. È un meccanismo di rinnovamento e ancora una volta ha bisogno di regole progettate per consentire questa evoluzione.

Se al gioco dell’oca potessi aggiungere un altro tabellone non farei altro che ottenere un gioco dell’oca più lungo. Ma cosa succederebbe se passando da un tabellone all’altro guadagnassimo una nuova feature? Ad esempio la possibilità di lanciare un dado in più e fare indietreggiare gli avversari? Ecco, che avremmo “scalato” un evergreen dei giochi da tavolo rendendolo qualcosa di coerente ma con una novità forse sufficiente a renderlo nuovo e diverso.

Allo stesso modo ogni supporto deve essere pensato per crescere e poter essere modificato quel tanto che basta a rinnovare la sfida, mantenendo il rapporto di fiducia con gli utenti che giustamente vogliono essere coinvolti e stimolati perché in cambio ci offrono qualcosa di molto importante: il loro interesse, la loro attenzione.


Per completare il ragionamento prenderemo in prestito il linguaggio del gioco dicendo che la gamification è un power-up, un potenziamento che si può usare per rileggere e reinventare ogni processo e farlo evolvere.

L’obiettivo è conquistare quel bonus così raro e prezioso che si riassume in un piccolo elenco che dovrebbe drizzare le orecchie di molti, si occupino di formazione, vendita, narrazione o customer care.

 Maggiore coinvolgimento
 Migliore comunicazione
 Più dati e possibilità di analisi con relativi feedback
Crescita della affiliazione e delle dinamiche sul lungo periodo
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