07/2022

Gioca le tue Carte, difendi l’ambiente sul sito di UNEP

Design
Network
Tempo di lettura:
10 min

Our Rights, Our Planet (Stand Up For The Environment) è un progetto ospitato e finanziato dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) che racconta, spiega e fa sperimentare la difesa e l’applicazione dei diritti dei minori all’ambiente.

Landing page del progetto

Abbiamo creato un percorso formativo usando web, motion graphics e un videogioco con una dinamica divertente e formativa, non la solita X sulla casella gamification dei progetti edutainment.

Ci sono momenti importanti nelle vite delle aziende ed è bene cercare di accorgersene quando ci passano davanti. Entrare in contatto con la Cooperativa Articolo12 ci ha permesso di lavorare ad un livello di progettazione più bello e costruire un progetto corale, in cui il contenitore tecnico/creativo e il contenuto narrativo hanno fatto di tutto per crescere insieme e prendere il meglio uno dall’altro. 

3 passi per creare un progetto di Edutainment.
  1. Gli esperti spiegano a chi conosce tecnologia/design/web e interaction, quali materiali sono importanti e quali priorità ci sono nei materiali formativi.
  2. Chi conosce la tecnologia spiega cosa la tecnologia può fare, quali sono i risultati e gli effetti che si hanno negli utenti, come funzionano i contenuti una volta riportati nei rispettivi media e quali sono i vantaggi e gli svantaggi.
  3. Insieme si capiscono limiti, potenzialità e si scelgono le soluzioni migliori mettendo al centro l’esperienza che l’utente farà sia in termini formativi sia in termini di engagement.

A fine 2021 la Cooperativa Articolo12 ci ha raccontato il progetto mostrandoci i contenuti testuali preparati e delle reference di prodotti interattivi che avevano colpito la loro attenzione (sia nel bene che nel male).  Serviva un parere su come si poteva utilizzare al meglio il materiale usando web, videogioco, motion graphics, insomma, tutte le frecce del nostro arco. Da quel momento si è instarato un dialogo professionale che per mesi ha messo al centro la qualità del lavoro e del prodotto finale che sarebbe arrivato nelle mani ai ragazzǝ.

Il progetto finito lo trovate qui: 

https://leap.unep.org/ourrights-ourplanet/your-rights.html

Progettare insieme

UX/UI 

Per costruire l’esperienza migliore senza mettere in mezzo la grafica e lo stile, siamo partiti come amiamo sempre fare, dal wireframe su Figma. Per farlo abbiamo usato i contenuti reali e non i soliti Lorem Ipsum o contenuti provvisori che si rivelano molto diversi dai definitivi. Questo ha fatto capire sia a noi sia ad Articolo12 cosa funzionava di più, cosa meno, cosa avremmo potuto mostrare al clic e cosa invece sarebbe stato meglio mostrare subito. Sempre grazie al wireframe abbiamo deciso quali priorità dare e come gestire il menu e il dialogo con l’utenza attraverso l’interfaccia.

Estratto dal wireframe dell'esperienza web

In questa fase si è deciso di utilizzare delle motion graphics per veicolare parte dei contenuti più generali riducendo i testi, si è scelto di avere elementi sticky che accompagnassero l’utente nella lettura dei contenuti e si è optato per un menu minimale, con accanto un link al sommario in cui inserire le parole più complesse e importanti, e un indicatore che mostrasse all’utente dove si trova all’interno del percorso formativo.

Estratto dalla pagina web

Storyboard / Animatic / Motion Graphics

Abbiamo cominciato sondando ipotesi di stile, palette colori, font, per costruire un manuale di regole che si collegassero al web design, alla parte interattiva e al videogioco, stabilendo le regole generali di tutta l’esperienza. La progettazione delle motion è avvenuta usando la forma storyboard. Articolo12 è intervenuta in questa fase per rinforzare i passaggi suggerendo modifiche alla grafica o revisionando i testi. 
Volevamo restituire un’idea completa del risultato finale così abbiamo fornito delle reference animate dei testi, qualche breve sequenza di motion, e mostrato come intendevamo impreziosire i passaggi chiave con dei morph in animazione tradizionale.

Estratto dallo storyboard di una motion graphic

All’approvazione degli storyboard sono seguiti degli animatic - video utili a verificare i corretti tempi narrativi - e una volta raccolte le voci (grazie ad Articolo12), abbiamo prodotto cinque animazioni come questa:

Creare la dinamica originale del gioco / prototiparla

Come agenzia sappiamo quanto sia difficile per clienti e partner convergere su ipotesi di gioco e soluzioni di gamification da applicare ai progetti educational. Dal canto nostro cerchiamo sempre di evitare, a meno che non sia utile al progetto stesso, di rispondere all’esigenza creando un gioco di finta abilità tipo “prendi al volo le risposte giuste”, oppure un finto gioco “rispondi alla risposta corretta”, o ancora, una qualsiasi dinamica banale e scontata per poter dire, "Visto? C'è la la gamification". Prodotti di questo tipo non vengono giocati o vengono abbandonati subito. E c’è di più, non aumentano la retention formativa. Non basta la formula “dentro ci trovi anche il gioco”.

Estratto dal Game Desing Docuent

Volevamo un videogioco divertente, che venisse giocato più volte, che avesse dei livelli progressivi di difficoltà e permettesse all’utente di simulare un’azione da attivista dell’ambiente, affrontando problemi reali e imparando quali diritti sostengono le azioni concrete per difendere l’ambiente. Abbiamo parlato a lungo con Articolo12. 

Di questo progetto esiste anche una versione cartacea, diffusa per quelle zone e quegli utenti che potrebbero avere problemi ad accedere a connessioni o a device e navigare per tutto il tempo necessario.
Partendo da questo spunto abbiamo immaginato un videogioco che potesse (a oggi non lo è ma nulla vieta di farlo) trasformarsi in un gioco fisico, reale.

Un'immagine dal primo schema di gioco



Data la trasversalità worldwide abbiamo creato un gioco di carte e suddiviso le carte di un buon attivista in quattro tipi: ricerca e formazione (Research), condivisione e coinvolgimento dell’altro (Share), applicazione delle pratiche ambientali nella vita di tutti giorni (Be The Change) e azioni concrete per l’ambiente (Act), che sono le carte da sbloccare, ovvero le carte che permettono di passare ai livelli successivi.
Il gioco eredita lo stile dall’esperienza interattiva e dalle motion e coinvolge nel racconto i personaggi dei video costruendo una vera estensione all’ambiente formativo.

Il progetto è stato lanciato il 12 Luglio sul sito di UNEP ed è sostenuto da UNEP (UN Environment Programme), CERI (Children's Environmental Rights Initiative), Terre Des Hommes Germania e Articolo12.

Condividi sui social
I nostri ultimi articoli
MADE BY